Oggetto di questa rassegna sono ie analisi del sistema giudiziario inteso come sotto-insieme del sistema politico, e di sue strutture o segmenti particolari. Del sottosistema e delle sue strutture si investigano le funzioni nel sistema politico, i processi di input, output, conversion, e le reIazioni con l'ambiente; oppure — in una diversa prospettiva — si analizzano le relazioni fra le caratteristiche di determinati segmenti (singole corti e singoli giudici) e il loro comportamento decisionale.
In Italia, queste due prospettive di studio non hanno ancora una denominazione. Useremo quindi, per designarle, quelle ormai affermate negli Stati Uniti: « Judicial Process Approach » per la prima, e « Judicial Behavior Approach » per la seconda. Alcuni preferiscono mettere in secondo piano la distinzione, indicando unitariamente gli studi politologici sul sistema giudiziario con il termine « Judicial Research ». Nella prima parte di questa rassegna, dedicata all'attuale status accademico di questi studi in America, alla loro diffusione fuori dai confini americani e al loro sviluppo storico, offriremo anche noi una trattazione unitaria, piú idonea a cogliere gli aspetti generali che è nostra intenzione sottolineare. Passando invece all’analisi dei contributi specifici, le differenze di metodo e linguaggio fra i due « approcci » sono abbastanza sensibili da consigliare una trattazione separata. Dedicheremo quindi la seconda parte della presente rassegna al « Process Approach », e un saggio successivo al « Behavior Approach », le cui caratteristiche richiedono un approfondimento particolare.